venerdì 4 giugno 2010

Realismo

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Il guaio di Hollywood è che, produce merda. Inaccettabile, inarrivabile merda.
Io non sono un rozzo aspirante cineasta, in cerca dell'esistenzialismo dentro una pipa carica di marijuana.
E' facile infierire sulla cattiva recitazione, sulle scelte di regia,
sui minestroni di parole che tante produzioni oggi definiscono sceneggiature.

No, io denuncio la mancanza di realismo. Il realismo, un elemento che non perme alla moderna cinematografia americana.
"Quel Pomeriggio di un Giorno da Cani" forse il miglior film di Al Pacino, escludendo "Scarface" e "Il Padrino Parte I" logico.
Magistralmente diretto il capolavoro di Sidney Lumet.
La fotografia, la recitazione, la sceneggiatura, tutto perfetto ma, ancora non hanno varcato il limite.

E se per esempio, per esempio in quel film, Sonny avesse potuto farla franca, ma veramente farla franca, e se, ecco la cosa intrigante, se avesse ucciso gli ostaggi subito, senza pietà ne quartiere,
esaudite le richieste a questa bella biondina si becca una pallottola alla nuca, bang sangue.

Ancora niente autobus? E quando mai. Quante vittime innocenti in bella mostra ci sarebbero volute per convincere le autorità a cambiare la strategia nelle crisi con ostaggi. Siamo nel 76, non c'è la CNN o la CNBC, non c'è neanche internet.
Porta tutto ai giorni nostri, adesso identica situazione. Quanto impiegherebbero i media a scatenare la frenesia collettiva? Questione di poche ore, dinventerebbe la notizia del giorno da Boston a Budapest.

10 ostaggi giustiziati, 20, 30, senza sosta, ban ban, uno dietro l'altro.
Tutto ripreso in alta definizione col computer che esalta i colori. Quasi la tocchi la materia grigia.
Per cosa? Un autobus? Un aereo? Qualche milione di dollari per altro assicurati?
Io, non credo, però è un'idea. Certo non è, non rientra nei canoni tradizionali del cinema ma, ma metti che...